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lunedì 3 gennaio 2011

In Abruzzo d’inverno con i Trabocchi

Oggi parliamo di un tesoro culturale della provincia di Chieti, un simbolo di questa zona costiera: il Trabocco. Struttura in legno di origine antichissima (si ipotizza addirittura che sia stato introdotto dai Fenici), installata a pochi metri dalla riva grazie ad un sistema di palafitte e passerelle, permetteva, grazie alle sue grandi reti manovrate a mano lungo delle antenne in legno, un sistema di pesca “a vista” rispettoso della natura dei fondali. Rappresenta, in chiave romantica, la lotta dell’uomo per la sopravvivenza, una lotta ad armi pari, antiche, e  frutto del solo ingegno

I sistemi di pesca attuali lo hanno rapidamente fatto passare nel dimenticatoio, abbandonando al più completo degrado queste sentinelle protese nel mare. L’inversione di rotta una decina di anni fa grazie ad una rinata attenzione verso il turismo ecologico e rispettoso della natura: il Trabocco è diventato un simbolo da proteggere ed un’attrazione turistica.
È nata così la “Costa dei Trabocchi”, entità formata dai comuni del litorale della provincia di Chieti, il cui scopo è tutelare le particolarità del territorio e farne una risorsa turistica. La zona, certamente affollata nel periodo estivo, offre ottimi spunti per un week-end o una gita nel periodo invernale: le fredde ma romantiche passeggiate su un litorale così caratteristico e l’ottima cucina tipica abruzzese (come non citare i maccheroni alla chitarragli arrosticini o il brodetto di pesce?) rappresentano solo due dei mille motivi per scappare, almeno per un poco, dallo stress della città. Non dimenticare la biciletta: lungo il litorale, seguendo l’antico tratto ferroviario, corrono 50km di pista ciclabile!

Tratto dal Blog Top Rural .
















































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