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lunedì 24 giugno 2013

Firenze e Santa Maria Novella

Culla del Rinascimento italiano, dotata di un immenso patrimonio artistico e architettonico, Firenze rappresenta in assoluto una delle città più belle e visitate del mondo. Se decidete di trascorrervi un week-end o, meglio ancora, una più lunga vacanza, i luoghi da visitare e le cose da vedere non vi mancheranno, anzi: per quanto il vostro soggiorno possa essere prolungato, state pur certi che il tempo a vostra disposizione non sarà sufficiente per scoprire tutto ciò che Firenze ha da offrire.
Se volete visitare la città, l'ideale è trovare un alloggio a Firenze centro: il centro storico infatti, dichiarato
dall'UNESCO patrimonio dell'umanità, racchiude, in uno spazio moderatamente esteso, tutte le principali attrazioni di Firenze. Il centro è suddiviso in quattro quartieri storici: Santa Maria Novella, San Giovanni, Santa Croce e Santo Spirito. La scelta migliore, ovviamente se avete abbastanza tempo, è esplorare un quartiere per volta, fissando per zona le tappe del vostro itinerario.
Se iniziate da Santa Maria Novella, quartiere che sorge sulla riva destra dell'Arno, potete cominciare con la Chiesa di Santa Maria Novella, in parte progettata da Leon Battista Alberti. All'interno potrete ammirare il Crocifisso di Giotto, il Crocifisso ligneo del Brunelleschi, la Trinità del Masaccio, gli affreschi di Filippino Lippi e quelli del Ghirlandaio. Da visitare è poi l'attiguo Museo di Santa Maria Novella, con il suo chiostro affrescato da Paolo Uccello.
Proseguendo il vostro tour nel quartiere, fermatevi al Museo Marino Marini, situato nella chiesa sconsacrata di S. Pancrazio e dedicato al grande scultore italiano Marino Marini. Presso il museo potrete vedere anche la Cappella Rucellai, con il Tempietto del Santo Sepolcro di Leon Battista Alberti. Tappe obbligatorie del vostro giro turistico dovranno essere, inoltre, i palazzi: quelli più importanti del quartiere sono Palazzo Strozzi e Palazzo Davanzati, entrambi sedi di un museo che varrà la pena visitare.
Continuando verso il fiume il vostro itinerario alla scoperta di Santa Maria Novella, potrete poi arrivare in via Tornabuoni, una delle principali strade dello shopping fiorentino. In fondo alla via sorge la Chiesa di Santa Trinità, che accoglie, nella Cappella Sassetti, il ciclo di affreschi dedicato a S. Francesco d'Assisi e la tavola con l'Adorazione dei Pastori di Domenico Ghirlandaio. Sulla stessa via si affacciano inoltre altri splendidi edifici come Palazzo
Antinori, Palazzo Bartolini Salimbeni, Palazzo Spini Feroni e Palazzo Larderel.

Non dimenticate infine di fare una sosta in Piazza Ognissanti, dove potrete visitare la celebre chiesa omonima. Gli affreschi al suo interno costituiscono alcuni dei più noti capolavori del Rinascimento fiorentino, come il “Sant'Agostino nello studio” di Botticelli e il “ San Gerolamo nello Studio”, la Pietà, la Madonna della Misericordia e il Cenacolo del Ghirlandaio.

Articolo scritto da Nicoletta Franzosi blogger.

lunedì 17 giugno 2013

Le Strade e i quartieri di Palermo

PALERMO - Contrasti. Questo è quello che viene subito in mente parlando del capoluogo siciliano. Da una parte le tristi vicende di cronaca e di storia italiana, dall'altra il mare e la vista della Conca d’Oro. Non si può rimanere indifferenti nemmeno al monte Pellegrino, che si protende verso il mar Tirreno, poiché per atterrare a Punta Raisi la rotta prevista è girargli intorno, quasi per voler valorizzare le parole di Wolfgang Goethe che lo definì "il promontorio più bello del mondo". Ma la storia qui va ovviamente molto più indietro. Fondata nell'ottavo Secolo avanti Cristo dai commercianti Fenici, intorno ad un porto naturale sul litorale nordoccidentale della Sicilia, Palermo inizialmente fu chiamata Zîz. In seguito, con la dominazione greca divenne Panormus (che significa "tutti-porti") origine del nome che si è tramandato sino a oggi. I contrasti di questo luogo hanno anche una radice storica, infatti è considerata come la città più spesso espugnata, a causa della sua strategica posizione nel Mediterraneo. Dopo i fenici e i greci si sono alternati alla sua dominazione anche i romani, i bizantini, gli arabi, i normanni, gli Aragona e i Borbone. 

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Per questo motivo a Palermo, secoli di storia si sovrappongono, si mescolano senza soluzione di continuità e lasciano senza respiro. Città dell’arte e della cultura, andrebbe scoperta attraverso i suoi innumerevoli monumenti, ma la cosa è così ardua da richiedere forse una vita; in ogni caso è doveroso ricordarne alcuni come il Palazzo dei Normanni (oggi sede dell'Assemblea regionale siciliana), la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, che con le sue caratteristiche cupole rosse è diventata uno dei simboli della città e poi il Teatro Massimo, che è da sempre più che un teatro. Poi ancora Piazza Pretoria, delimitata tra il Palazzo Pretorio, la Chiesa di Santa Caterina Palazzo Bonocore, oltre che dalla Via Maqueda, sulla quale si affaccia la Chiesa di San Giuseppe dei Teatini. Al centro si trova l'imponente fontana di Francesco Camilliani, tuttavia La piazza è conosciuta anche come "Piazza della Vergogna" con riferimento alla nudità dei soggetti immortalati nelle sculture. A pochi passi, la piazza ottagonale che rappresenta il centro di Palermo, piazza Vigliena, o Quattro canti, raffigurante, le quattro stagioni, le quattro sante patrone del capoluogo, e i quattro re spagnoli di Palermo. 
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E per completare in bellezza la lista dei monumenti, ecco la Cattedrale, che eretta su un'area occupata da una moschea araba, rappresenta l'intera storia cittadina e dei popoli che l'hanno guidata. Infatti la splendida commistione artistica presente nell'edificio mette in bella mostra un portale laterale e torrette campanarie in stile gotico catalano, una facciata quattrocentesca, un'abside con decorazioni arabo-normanne e una cupola tardo barocca. L'interno, a causa di un incendio, è stato invece completamente ricostruito in stile neoclassico. Ma oltre all'arte e alla storia, bisogna immergersi nella tradizione popolare. Non si può dire di aver visitato la città senza essere stati nei suoi mercati più famosi: Ballarò e la Vucciria, dove la merce viene continuamente "abbanniata", un modo di reclamizzare i prodotti che utilizza inflessioni di voce cantilenate. Una passeggiata fra le bancarelle è l’occasione per osservare la "vita di strada" dei palermitani e che già Renato Guttuso immortalò nelle sue tele. Il re del mercato è sicuramente il pesce, il quale come ogni grande star, è illuminato da grandi lampade anche in pieno giorno, per farne risaltare la freschezza. Sui tavoli di marmo e incoronato dalla sua ormai inutile arma, troneggia il pescespada, poi i tonni, fino ad arrivare all’umile sarda, il pesce dei poveri. Infatti ciò è provato dal detto "liccarisi a sarda" che si riferisce a chi ha ristrettezze nello spendere. 
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Comunque Palermo è più che mai il mare, e quello per eccellenza dove i Palermitani si rifugiano nelle giornate afose è Mondello. Sabbia candida, fondali bassi e acqua splendida fanno da sfondo ad un chilometro e mezzo di litorale punteggiato da stabilimenti balneari e da spiagge libere. Qui, nelle azzurre acque, collegato alla terraferma attraverso un pontile, si trova anche uno splendido esempio di edificio in stile liberty, sede storica di prestigiosi circoli nautici, e attualmente dell’Euroyachting Club. In questa città la storia e la cultura del saper vivere è scritta ovunque: sui volti delle persone, nelle strade, nei palazzi, nei quartieri, a tavola. Palermo è la città da dove fuggire, dove rifugiarsi, dove scappare. Dove, ancora una volta, tornare. È una promessa!
Testo tratto da http://www.latitudinex.it

Testo e foto di Paolo Moressoni   

Vacanze a Stresa. Conosci il Lago Maggiore noleggiando un’imbarcazione

Per chi non avesse ancora deciso la propria destinazione per le vacanze estive proponiamo oggi una vera e propria perla per intenditori: Stresa. La città, chiamata “La Regina del Lago Maggiore”, in provincia di Verbania, è famosissima in tutto il mondo per le Isole Borromee (Isola Madre, Isola Bella, Isola dei Pescatori) con i due esemplari palazzi ed i giardini all’italiana, per le Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore, per la località sciistica del Mottarone ed il Giardino botanico Alpinia, per il Concorso Nazionale di Canto Corale, per il Premio Stresa Narrativa ed il Festival letterario “Stresa, un aperitivo con…”.
Un concentrato di cultura, arte, flora e fauna che incanta da secoli intellettuali, scrittori e musicisti che, con il loro contributo, hanno reso unica la cittadina affacciata sul Golfo Borromeo del Lago Maggiore.
Stresa, infatti, sono legati personaggi del calibro di: Ernest Hemingway (ne parla in “Addio alle armi”), Arturo Rosmini (Stresa è sede del Centro Internazionale di Studi Rosminiani), Chierego Nuzzi (scultrice e pittrice), Elisabetta di Sassonia (moglie del Duca di Genova Ferdinando di Savoia morta a Stresa nel 1912), nonché le prime Miss Italia (Stresa fu sede del concorso dal 1946 al 1949 e nel 1958).
Itinerari dedicati rendono raggiungibili le meraviglie del Lago via terra e via acqua. In particolare si segnalano i servizi di noleggio imbarcazioni e di navigazione non in lineacon partenza da Stresa (Piazzale Lido) per le Isole Borromee. Il servizio, fornito daNavigazione Isole Borromee in via Leopardi 19 a Stresa, consente di compiere un’escursione completa e personalizzata di tutto il Lago Maggiore e dei suoi meravigliosi scorci. Per maggiori informazioni consulta il sito www.mytraveladd.com.
E per tutti i golosi la tappa nelle pasticcerie di Stresa è obbligata: non si possono non assaggiare Le Margheritine, dolcetti tipici inventati nel 1857 dal pasticciere Piero Antonio Bolongaro creati in onore di Margherita di Savoia, futura prima Regina d’Italia (che viveva nella Villa Ducale di Stresa), per la sua Prima Comunione.

venerdì 7 giugno 2013

12 piccoli borghi dove dire di sì Dalla Liguria alla Sicilia, dal Friuli alla Calabria, l'Italia è piena di posti magnifici. Noi abbiamo selezionato i 12 più romantici, dove sono i particolari a fare la differenza: per un viaggio tra castelli e giullari, cene a lume di candela, Venere e poeti di Carlotta Garancini



Quali sono i borghi più romantici d’Italia dove trovare eventi, paesaggi o semplicemente un accogliente rifugio per un week end a due? Lo abbiamo chiesto ai giornalisti della nostra redazione e a chi è più ferrato in materia, ovvero: al club I borghi più belli d’Italia, nato del 2001 da un’iniziativa dell’Anci: ammessi a farne parte sono tutti quei borghi che presentano armonia del tessuto urbano, qualità del patrimonio edilizio e che siano vivibili in termini di servizi al cittadino (è in arrivo entro il mese di maggio la guida ai borghi 2013 che potrete trovare in edicola e in libreria); all’associazione Borghi Autentici d'Italia che riunisce le comunità che si impegnano nella valorizzazione del proprio territorio con l’obiettivo di far sentire il viaggiatore “un cittadino temporaneo”; alle Bandiere Arancioni del Touring Club, il marchio di qualità conferito alle piccole località dell’entroterra che si distinguono per bellezza, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale e naturale, ospitalità e accessibilità, ristorazione e prodotti tipici.