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domenica 13 gennaio 2013

Viareggio Carnevale storico


La sfilata di carri a Viareggio è una tradizione che risale al 1873, quando alcuni ricchi borghesi decisero di mascherarsi per protestare contro le tasse: tra i giovani bene della città nacque l’idea di una parata di carrozze che fin da subito assunse carattere di sbeffeggio, in linea con la millenaria tradizione carnascialesca che ha lo scopo di mettere a nudo ed esorcizzare i problemi della società.

Nel martedì grasso del febbraio 1873 è nato il Carnevale di Viareggio così come oggi è conosciuto: evento spettacolare tra i più belli e grandiosi del mondo.Sul finire del XIX secolo, si iniziò a costruire i carri trionfali, veri e propri monumenti in legno, scagliola e juta, modellati da scultori e messi insieme da carpentieri e fabbri che, sugli scali dei cantieri        navali, nel porto di Viareggio sapevano creare imbarcazioni destinate a solcare le acque degli oceani. Come gli scafi delle navi, i carri allo stesso modo potevano navigare in un mare di gente attonita e divertita.

La prima guerra mondiale sembrò distruggere, insieme alla belle époque in Europa, anche il Carnevale di Viareggio, che invece rifiorì, più splendido e più grandioso, nel 1921, quando i carri sfilarono lungo due meravigliosi viali paralleli, di fronte alla spiaggia, la passeggiata a mare, che in estate era il ritrovo della mondanità nazionale e internazionale e che divenne, con le quinte delle Alpi Apuane, il palcoscenico naturale e grandioso dei festeggiamenti di Carnevale. 

Nel 1921 si cantò la prima canzone ufficiale, la "Coppa di Champagne", attuale inno del carnevale. 
Anche le maschere si animarono a suon di musica, perché per la prima volta, la banda trovò posto a bordo di un carro intitolato "Tonin di Burio", che rappresentava una festa nuziale nell'aia di una casa colonica. 
Due anni dopo il mascherone "Pierrot", nostalgica e romantica figura del carnevale, fu la prima maschera a muovere la testa e gli occhi attraverso un sistema ingegnoso che perfezionato, ha permesso ai costruttori del Carnevale di animare attraverso il movimento le proprie creature. 

Nel 1925, per iniziativa di alcuni costruttori, fu introdotta la cartapesta per la realizzazione dei carri, un materiale che grazie alla sua duttilità e leggerezza ha consentito la costruzione di strutture colossali ma leggerissime, di mascheroni capaci di librarsi nell'aria sfidando la legge di gravità. Con l’innovazione della cartapesta, o per la precisione della “carta a calco”, si può dire che la storia del Carnevale di Viareggio ha una svolta soprattutto grazie ai costruttori che, per le loro capacità creative, l’abilità nella modellatura, nel colore e nel movimento, furono denominati, dalla stampa nazionale ed internazionale, “Maghi della Cartapesta”. 

Nel 1930 Uberto Bonetti, il pittore che ha illustrato il Carnevale creando i manifesti ufficiali, ideò Burlamacco, la maschera che appare nel manifesto del 1931, sullo sfondo dei moli cittadini protesi sul mare, in compagnia della bagnante Ondina. Oggi Burlamacco trova posto tra le maschere italiane a Roma presso il museo del folklore e della tradizione ed è esposta a Parigi presso il Musée de l'Homme. Burlamacco è la maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio la figura che incarna lo spirito della tradizione viareggina.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Carnevale rinasce nel 1946 e da allora Re Carnevale ha temprato il suo scettro, passando indenne anche attraverso uno spaventoso rogo degli hangar dove si costruivano i carri.

Nel 1954 irrompe nel Carnevale e nella vita degli italiani una nuova invenzione: la TELEVISIONE. La TV esalta i colori e il movimento più di una poesia futurista, movimento che al Carnevale di Viareggio ha dato molto come mostra la sua maschera. I carri si muovono grazie ad argani e pulegge frutto di quelle antiche tecnologie marinaresche a cui si accennava, e poi la TV degli albori che scelse Viareggio e il suo carnevale per la sua prima diretta in esterni era a caccia di volti noti, di segni che i primi telespettatori di allora potessero decifrare con facilità e, perchè no, con piacere. 

Fu così che la diretta del Carnevale di Viareggio tenne banco per diversi lustri nel palinsesto della TV di Stato mostrando i faccioni caricaturati dei personaggi della Prima Repubblica, dei Fanfani e dell'immancabile Andreotti, ma anche di Mao e di tanti personaggi che descrivevano in formato gigante gioie e dolori di un Paese che sotto i raggi del sole della Versilia sembrava sempre un po' più bello e divertente che nella realtà.

Fin dall'inizio (1954) la Tv nazionale prima, e l'Eurovisione (1958) poi, hanno così consacrato la grande manifestazione trasportando ovunque, via etere Viareggio e il Carnevale.

Oggi il Carnevale di Viareggio torna in diretta su Raitre Nazionale per raccontare con le moderne tecnologie dell’informazione il corso mascherato del martedì grasso.

Ogni anno, una parata di ospiti illustri, di politici, di personaggi dello sport e dello spettacolo, è venuta e viene a Viareggio per ammirare la propria effige in cartapesta, così come ad ogni corso mascherato di ogni edizione del Carnevale, centinaia di migliaia di persone hanno decretato il successo della manifestazione.

Il Carnevale di Viareggio ogni anno, celebra lo splendore di un mese intero di feste diurne e notturne, con sfilate di carri spettacolari, feste rionali, veglioni in maschera e rassegne di ogni genere.

Il 2001 ha segnato una data memorabile della storia del Carnevale di Viareggio con l’inaugurazione della Cittadella del Carnevale, la fabbrica dei sogni di cartapesta, un complesso polifunzionale di grande pregio architettonico che ospita i moderni laboratori per la costruzione dei carri, la scuola della cartapesta, il museo del Carnevale, un percorso multimediale proteso a valorizzare e diffondere la memoria storica e culturale del Carnevale di Viareggio e del Carnevale di tutto il mondo, mentre nella grande arena si svolge durante l’estate la rassegna “Sotto le stelle alla Cittadella”: intrattenimenti, spettacoli, concerti ed iniziative culturali. 

Oggi il Carnevale di Viareggio è una festa viva, giovane e sempre piena di novità che continua a richiamare un numerosissimo pubblico festante proveniente da ogni parte d’Italia e del mondo.

Vi aspettiamo numerosi al Carnevale di Viareggio!
Tratto da : 
http://viareggio.ilcarnevale.com/
Speciale Carnevale 2013 : Viareggio-Firenze-Pisa
A € 119 Quota iscrizione € 15 dai 12 anni in su. Copertura facoltativa annullamento € 7.00 cad. (alla prenotazione)
La quota comprende: Bus da Milano Lampugnano, Monza, Agrate, Trezzo, Dalmine, Bergamo (navetta Val
Seriana), Rovato, Palazzolo, Brescia; Trattamento di mezza pensione in hotel 3 stelle a Montecatini Terme/
dintorni; Visita guidata di Firenze; Biglietto di ingresso alla sfilata dei carri (posti in piedi); Assistente di
viaggio; Assicurazione medica.
Info : consulente-percoco@scvacanze.it

giovedì 10 gennaio 2013

Asiago, come divertirsi sulla neve dell'altopiano più grande d'Italia


Cerchi una meta speciale per le tue  vacanze sulla neve? Questa meta esiste e si chiama Asiago. Forse non  lo sai, ma Asiago e  l'Altopiano dei 7 Comuni sono la destinazione preferita da chi vuole  regalarsi qualche giorno di relax e divertimento. Iniziamo dal  divertimento.

  Sull'Altopiano di Asiago certo  non manca: oltre 500 chilometri di piste per lo sci di fondo, 70  chilometri per lo sci alpino, tante ski area attrezzate con  tutti i servizi e provviste di scuole sci condotte da alcuni fra i  migliori maestri delle Alpi. E poi tanti sentieri per le tue  ciaspolate nella natura, piste baby per gli sciatori in erba o  discese mozzafiato a partire da 2.000 metri di quota e più.

  Il più grande comprensorio per lo sci  alpino è la Ski Area Monte Verena. Con la seggiovia puoi  raggiungere i 2.020 metri di quota del Rifugio Verena, il punto  panoramico più bello di tutto l'Altopiano di Asiago: da qui, nelle  giornate di cielo sereno, il panorama è straordinario e arriva ad  abbracciare buona parte dell'arco alpino centro-orientale. Se poi  cerchi discese più rilassanti, puoi scendere più in basso: ti  aspettano tante piste nere e blu per il tuo divertimento sulla neve.

  E l'après-ski? Non può mancare  di certo. Nel centro di Asiago trovi tutto per trascorrere le ore che  precedono la cena: bar, locali tipici, pub e birrerie fanno il tutto  esaurito in inverno. L'aperitivo puoi accompagnarlo a qualche buon  boccone: assaggia il formaggio Asiago DOP, la specialità  fatta solo con il latte raccolto nelle malghe dell'Altopiano. La cena  puoi gustarla nei tanti ristoranti o pizzerie del centro città. E  dopo? La notte è ancora lunga. Perché non fermarsi a veder le  stelle? Sull'Altopiano c'è un luogo unico per ammirarle: a meno di  dieci minuti, in località Pennar, puoi visitare l'Osservatorio  astrofisico dell'Università di Padova e scrutare la volta celeste  con il telescopio. È  proprio vero: sull'Altopiano di Asiago non ci si annoia mai.

Informazioni sull'Autore


Diego Dalla Costa per Asiago Holidays, il portale di promozione turistica dell'Altopiano dei 7 Comuni.
Fonte: Article-Marketing.it