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giovedì 9 dicembre 2010

Guidare a Nairobi: evoluzione del conducente


Sunday, February 7, 2010 by micmic
Quando ero a Palermo mi lamentavo per il traffico, per il parcheggio, per il modo di guidare della gente.
A Palermo c’e’ la corsia preferenziale per gli autobus, la pista ciclabile, i sottopassaggi per i pedoni.
Immagino che al nord sia anche meglio.
A Nairobi e’ tutta un altra storia.
Partiamo dal presupposto che la maggiorparte dei veicoli in strada sono i Matatu (piccoli minibus) di tutte le dimensioni. C’e’ il classico matatu 13 posti ma che di solito accetta anche 25 passeggeri se sono magri e riescono a trovare il posto. Le persone dentro al matatu sono ammassate, puzzolenti, e spesso il passeggero viene derubato di portafogli, soldi, mp3 player, telefono. Il tuo culo in queste condizioni non ha dignita’. Puoi anche sederti sulle gambe di qualcun altro, sulla mano, sulla spalle etc etc.
Se sei fortunato puoi arrivare a destinazione sano e salvo e con i tuoi beni intatti. I matatu corrono sempre e si fermano ovunque il passeggero desideri. Quindi non c’e’ una fermata predefinita. Se tu all’improvviso ricordi che devi scendere da qualche parte lui senza indicatore di direzione si ferma, ti fa scendere e riparte (sempre senza indicare) con la gioia delle auto dietro. L’autista del Matatu spesso ha comprato la patente e non sa nemmeno che esiste un “indicatore di direzione” da usare.
Anche loro hanno la corsia preferenziale cioe’ guidano dove preferiscono; Di solito fuori strada o nella corsia opposta. Questo causa un traffico inimmaginabile.
I matatu non fanno mai manutenzione ai veicoli. Spesso sono causa di incidenti. Non hanno i freni buoni, perdono la ruota durante una corsa, vengono fermati ripetutamente dalla polizia che chiede loro soldi in cambio di “chiudere gli occhi”. e’ una specie di pizzo....continua su:

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