Prevalentemente uomini (61.3%), italiani (62%), con un’età compresa fra i
30 ed i 50 anni, appassionati delle applicazioni per mobile, che si
gestiscono in totale autonomia il planning della vacanza: ecco il
ritratto del turista del vino del 2011.
Quando si parla di produzione di vino
si apre un capitolo lungo millenni, si inizia a raccontare la storia di
un prodotto che da nasce grazie all’uomo e lo accompagna fino ai giorni
nostri; oggigiorno il vino è diventato anche una sorta di attrazione
turistica, capace di richiamare visitatori da tutta Italia e
dall’estero: molte infatti in Italia le cantine e le aziende che
decidono di partecipare ed eventi e attività di promozione connesse al
vino. Un riscontro ancor più positivo lo si ha nel caso in cui le
aziende vinicole, oltre ad avere un buon livello di prodotti, godano
della vicinanza di strutture sportive, eventi culturali o mondani, in
grado di fornire un range di attività integrative per gli enoturisti.
«Questo
tipo di offerta costituisce un asset strategico – sostiene la
presidente del Movimento Turismo Vino, Chiara Lungarotti - sul quale è
indispensabile puntare per sfruttare appieno le potenzialità di crescita
dell'enoturismo, che ad oggi sono solo al 20%. Occorre perciò che tutti
gli attori, pubblici e non, accelerino il passo per valorizzare in
maniera globale i territori italiani, abbinando patrimonio culturale,
eventi di promozione, qualità della produzione enologica e turismo
ambientale».
Secondo una ricerca effettuata dal Movimento
Turismo Vino stesso su un campione di oltre mille cantine che fanno
parte del Movimento e diffusa in occasione della Conferenza
Internazionale dell’Enoturismo di Perugia, il 62% degli enoturisti è
Italiano, ma è il 38% di stranieri che spende di più: gli enoturisti
stranieri infatti sono più propensi a spendere per portarsi a casa i
prodotti tipici delle terra che stanno visitando.
Il 38%
degli intervistasti ha dichiarato di preferire il mese di Maggio per
viaggiare ed il 55% ha dichiarato di viaggiare più volentieri durante la
settimana, per evitare il traffico e l’affollamento degli alloggi
tipici del week end.
Nonostante spesso gli enoturisti
viaggino in coppia, la maggioranza si dice più attratta del complesso
dell’offerta enogastronomica del territorio e quindi da enoteca,cantine,
osterie e simili, che dall’offerta di strutture sportive e di attività
culturali; per il 90% degli intervistati infatti l’attività preferita
durante la vacanza è la degustazione vini, abbinata nell’ 81% dei casi,
alla visita guidata in azienda o in cantina; per gli intervistati
infatti il motivo principale delle visita è la degustazione di
specialità gastronomiche e vinicole del territorio e proprio per questo
la tipologia di evento preferita dagli enoturisti è la Cantina Aperta,
l’occasione cioè in cui una Cantina apre le porte ai turisti,
appassionati e curiosi (solitamente per 1-2 giorni al massimo)
organizzando per l’evento una serie di abbinamenti anche gastronomici
per i propri vini, in collaborazione con altre aziende del territorio.
Vengono sapientemente accostati in queste occasioni prosecco spumante e formaggi o confetture regionali, affettati e vini rossi ecc.
Per
programmare i propri spostamenti e le visite in cantina il turista del
vino utilizza prevalentemente la rete (nel 66% dei casi), preceduta
solamente dalla positiva esperienza pregressa in un certo territorio e
dal passaparola. L’enoturista infatti utilizza internet ben 6 volte in
più della media nazionale dei turisti (10.6%).
Informazioni sull'Autore
Serena Rigato è nata a Padova il 16/06/1986. Ha studiato Mediazione linguistica presso l’Università di Padova e University of Birmingham, attualmente lavora presso la Web Agency Prima Posizione srl dove si occupa di traduzioni, realizzazione di article marketing in italiano, inglese, spagnolo e posizionamento siti web sui motori di ricerca. Vive in provincia di Padova ed è appassionata di sport ed animali.
Prima Posizione srl- agenzia di pubblicità
Fonte: Article-Marketing.it
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