Il paesaggio minerario toscano
ll Parco nasce dalla volontà di non disperdere la storia della attività minerarie e della metallurgia che si sono succedute nel comprensorio delle Colline metallifere Grossetane per circa tre millenni e che hanno influito alla determinazione del loro paesaggio culturale.
La salvaguardia dei siti industriali e minerari dismessi, integrata alle notevoli risorse naturalistiche ed a fulgidi esempi della architettura ed arte medioevale, esistenti copiosamente nella zona, fanno delle Colline Metallifere un itinerario per un turismo diverso.
Il tema conduttore è la riscoperta delle tracce delle miniere ed il lavoro nel sottosuolo. Inevitabilmente, nel viaggio, attraverso queste terre, si sovrappongono una natura straordinaria e testimonianze di cultura di grande interesse.
Il Parco Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane, uno dei primi a carattere tematico istituito in Italia dal Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio, è destinato a occupare un posto di rilievo nella rete dei parchi europei: il valore delle sue testimonianze archeologiche, la significatività del suo patrimonio archeo-industriale e la qualità delle sue risorse ambientali e paesaggistiche ne fanno un parco politematico che trova difficilmente altre esperienze riscontrabili.
Come conseguenza di questa tenace azione difensiva è stato istituito (con decreto ministeriale 28/2/2002 dal Ministero dell'Ambiente in applicazione alla legge 388/2000) il Parco Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere che si colloca fra i parchi di archeologia industriale: esso è finalizzato a offrire ai visitatori l'opportunità di accostarsi a un patrimonio molteplice, dove la storia, l'arte, l'ambiente, la tecnica e le diverse culture del lavoro che si sono succedute diventano gli elementi di una struttura profonda del territorio che il Parco intende restituire in tutta la sua ricchezza e complessità. L'originalità del Parco si segnala è innanzitutto dovuta al suo carattere multitematico: il suo pregio e la sua attrattiva dipendono da un'offerta molteplice di temi di interesse, legati all'archeologia etrusca e medievale, all'archeologia industriale, al patrimonio naturalistico e ambientale, al patrimonio storico-architettonico (centri storici, castelli, ecc.) e al paesaggio. Per la sua struttura multipolare il parco non costituisce un areale continuo che si sovrappone a tutto il territorio delle Colline Metallifere, esso ha invece, natura di Network Park la cui unitarietà non è data dalla continuità territoriale quanto dalle sue caratteristiche di rete che interconnette un sistema disgiunto di "zone a parco" dove si concentrano le maggiori occasioni di offerta culturale e di intrattenimento. Il parco infatti per la sua profondità storica abbraccia un insieme di testimonianze dell'attività metallurgica e mineraria che si distribuiscono su un lunghissimo arco storico, dall'epoca etrusca fino all'età
contemporanea.
Il Parco comprende il territorio dei sette Comuni a nord della Provincia di Grosseto: Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Montieri, Monterotondo Marittimo, Roccastrada e Scarlino, ed è costituito da un Consorzio di cui fanno parte Ministero dell'Ambiente (che nomina il Presidente), Ministero dei Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Comunità Montana Colline Metallifere e le sette Amministrazioni Comunali (che nominano in loro rappresentanza il Vice Presidente).
Le finalità istituzionali del Parco riguardano il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio ambientale, storico-culturale e tecnico-scientifico delle Colline Metallifere, segnate in particolar modo dall'esperienza mineraria, promuovendo un circuito turistico-culturale.
Per questo, in ogni Comune, è stata istituita una "Porta del Parco" dove, oltre al centro d'accoglienza e informativo e al centro di documentazione, vengono organizzati itinerari e visite guidate, seminari, corsi di formazione professionale e stage post-laurea universitari.
Le "Porte del Parco" sono state inaugurate nella primavera del 2005.
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