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lunedì 26 marzo 2012

Il fascino di Ragusa


 Chi si è concentrato sul suo aspetto l’ha soprannominata “la città dei ponti”, mentre letterati, artisti e intellettuali l’hanno ribattezzata “l’isola nell’isola” o “l’altra Sicilia” per le sue particolarità rispetto alla regione circostante. Il suo vero nome è però Ragusa, città siciliana di circa 73 mila abitanti posta nella zona meridionale dei Monti Iblei, località più ricca dell’isola e compresa tra i centri più prosperi del Sud d’Italia. 

Un momento di svolta nella sua storia si colloca nel 1693, quando un terribile terremoto distrusse Ragusa quasi completamente, radendo al suolo i suoi palazzi e le sue case e mietendo migliaia di vittime. Con la rinascita progressiva, avvenuta nel XVIII secolo, la città venne divisa in due grandi aree distinte: da un lato la cosiddetta Ragusa superiore, alla sommità dell’altopiano, e dall’altra la Ragusa Ibla, realizzata sulle rovine della città vecchia secondo l’antico impianto medievale. Furono proprio i lavori di ricostruzione a generare una nuova ricchezza di monumenti, palazzi e angoli pittoreschi, e che hanno reso Ragusa la splendida città che è oggi. Non a caso, nel 2002, la bella località mediterranea è stata inclusa nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. 
l centro storico della città è una costellazione di meraviglie, affollato di edifici in sontuoso stile barocco. Tra gli edifici di culto che meritano l’attenzione dei visitatori c’è la Chiesa di Santa Maria delle Scale, ristrutturata in seguito al terremoto, che conserva al suo interno interessanti opere di artisti locali. Da non perdere anche la Cattedrale di San Giovanni, edificata tra il 1706 e il 1760, con una raffinata facciata barocca e un campanile slanciato che si eleva sopra i tetti di Ragusa. Per finire, la Basilica di San Giorgio è un gioiello del 1775, sormontata da una cupola che supera i 40 metri di altezza e si regge su 16 colonne. Tra i palazzi civili più belli troviamo invece il palazzo Cosentini e il Palazzo Bertini, entrambi realizzati verso la fine del XVIII secolo in impeccabile stile barocco, mentre gli appassionati di storia e cultura apprezzeranno il Museo Archeologico Ibleo, ricco di reperti antichi illuminanti sul travagliato passato della città. 

Un modo più vivo e divertente di conoscere la cultura locale è partecipare a una delle tante manifestazioni che si svolgono a Ragusa nel corso dell’anno. L’ccasione più prestigiosa, anche a livello internazionale, è l’Ibla Grand Prize, una sfida annuale per cantanti, compositori e musicisti, che si ripete ogni estate tra la fine di giugno e l’inizio di luglio. Dopo due settimane circa di appassionanti concerti, gli artisti vincitori vengono segnalati alle migliori scuole musicali del mondo. 

Più informale ma decisamente suggestivo è l’appuntamento con l’Ibla Buskers, che da ben 14 anni vivacizza le prime settimane di ottobre con le esibizioni di artisti di strada di ogni tipo: cantastorie, giocolieri, illusionisti, trapezisti e musicisti si riuniscono per quattro giorni a Ragusa Ibla, attirando una grande folla di visitatori. Tra novembre e dicembre si tiene invece il festival Organistico Internazionale di Ragusa, con lo scopo di far conoscere la tradizione organaria della città e di valorizzare il pregevole patrimonio delle chiese cittadine. 

La ricchezza culturale e la vivacità di Ragusa si inseriscono in un clima particolare, con temperature medie più fresche rispetto alla costa siciliana, a causa dell’altitudine più elevata: il clima mediterraneo assume qui tratti collinari o addirittura montani nella zona più elevata, dove non sono così rare le nevicate, e le piogge si riversano abbondanti specialmente da ottobre a marzo. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di 8°C a una massima di 14°C, mentre in luglio e agosto si passa da 23°C a 31°C. 

Per raggiungere Ragusa si deve innanzitutto approdare nella splendida Sicilia: per chi si trova già nel Sud d’Italia basterà attraversare lo Stretto di Messina, mentre chi viene da più lontano potrà servirsi dell’aereo e atterrare all’aeroporto Fontanarossa di Catania (a 114 km da Ragusa) o al Punta Raisi di Palermo (a 279 km). Una volta atterrati ci si potrà servire dell’auto: chi viene da Palermo deve percorrere l’Autostrada A19 in direzione Catania, quindi proseguire lungo la SS 514 fino a Ragusa. Chi viene da Messina deve invece prendere l’Autostrada A18 Messina-Catania fino a Catania, poi continuare lungo la SS 514 fino a destinazione. 
Tratto da Il turista.info


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